Fotobiomodulazione, ci sono controindicazioni nella cura della degenerazione maculare secca?

11 Mar 24

La fotobiomodulazione è attualmente l’unica cura per la degenerazione maculare senile secca, oltre agli integratori e non ha particolari controindicazioni.

La fotobiomodulazione è attualmente l’unica cura per la degenerazione maculare senile secca, oltre agli integratori.

E’ una terapia non invasiva che innanzitutto ha  il pregio di non avere effetti collaterali. Negli studi pubblicati gli effetti collaterali sono bassissimi e sono di minima entità, come sensazione di occhio secco e minimi fastidi, che potrebbero non essere in relazione alla terapia.

In compenso i vantaggi , nel senso di rallentamento della malattia, sono molto maggiori negli occhi trattati rispetto a quelli non trattati.

La fotobiomodulazione non è una terapia invasiva

Il paziente si appoggia alla mentoniera per 5 minuti e viene illuminato con una luce di 3 lunghezze d’onda. Il trattamento viene continuato 3 volte alla settimana per tre settimane per un totale di 9 sedute di 5 minuti l’una. Non c’è anestesia né alcuna iniezione o invasività.

Attualmente la fotobiomodulazione viene effettuata nella degenerazione maculare senile e nella retinopatia diabetica.  Nella maculopatia secca soprattutto in uno stadio di malattia medio abbiamo la massima utilità, mentre minor vantaggio si ha nelle forme avanzate. Uno studio appena pubblicato evidenzia l’utilità di questa terapia anche nelle forme iniziali della retinopatia diabetica.

Vediamo di seguito alcune informazioni importanti sulla fotobiomodulazione e le eventuali controindicazioni:


Assenza di Effetti Collaterali Sostanziali

  • La fotobiomodulazione è una procedura non invasiva che non richiede anestesia o farmaci.

  • Durante le sedute, non si prova dolore e non sono stati segnalati effetti collaterali significativi.

  • Questo la rende una scelta attraente per i pazienti che cercano trattamenti con rischi minimi

Trattamento della Maculopatia Secca

  • La degenerazione maculare secca è una condizione in cui la parte centrale della retina (la macula) si deteriora progressivamente.

  • La fotobiomodulazione aiuta a migliorare la funzione retinica e rallentare il processo di degenerazione.

  • La luce stimola le cellule retiniche, favorendo la rigenerazione e la riparazione .

Funzionamento delle Sedute

  • Durante una seduta di fotobiomodulazione, il paziente viene esposto a specifiche lunghezze d’onda di luce.

  • Questa luce penetra nei tessuti e interagisce con i mitocondri delle cellule.

  • I mitocondri assorbono la luce e producono ATP, la principale fonte di energia per le cellule.

  • Questo processo stimola la crescita cellulare, la riparazione dei tessuti e la riduzione dell’infiammazione.

In conclusione, la fotobiomodulazione è una terapia promettente che offre benefici senza effetti collaterali significativi. Tuttavia, è sempre importante consultare un oculista prima di intraprendere qualsiasi trattamento.