Fluorangiografia retinica

Che cos’è la fluorangiografia retinica?

La fluorangiografia retinica è un esame diagnostico indicato nello studio e nella diagnosi di patologie vascolari o infiammatorie.

Si basa sull’esame della retina che viene perfusa da un colorante iniettato in vena, la fluoresceina sodica al 20%, un colorante che si diffonde lungo vasi sanguigni.

Dopo aver iniettato la fluorescina, uno strumento ottico, esegue una serie di fotografie, che consentono di avere un quadro preciso dello stato dellla retina.

Quando eseguire la fluorangiografia retinica

L’esame consente di valutare la velocità del sangue nella retina e nella coroide, la presenza di anomalie della parete dei vasi e la formazione di neovasi.

La fluorescina infatti, mette in evidenza eventuali anomalie come ad esempio edemi retinci, o nuovi vasi sanguigni indetti da diabete e degenerazione maculare.

In caso di anomalie vascolari si modifica la permeabilità della parete vascolare con conseguente diffusione del colorante dal vaso sanguigno nel tessuto circostante.

La fluorangiografia retinica è indicata per la diagnosi delle seguenti patologie:

  • retinopatia diabetica
  • retinopatia pertensiva
  • degenerazione maculare senile
  • uveite
  • occlusioni vascolari

Come funziona la fluorangiografia retinica?

Per eseguire questo eseme occorre dilatare le pupille e iniettare il mezzo di contrasto.

Dopo l'iniezione del colorante per via endovenosa - la fluoresceina - vengono scattati dei fotogrammi cadenzati.

Con questo esame diagnostico si ottengono immagini digitalizzate della rete vascolare della retina o dello strato sottostante, la coroide, consentendo all’oculista di diagnosticare patologie di origine vascolare.

E' molto utile per decidere la cura più idonea, monitorarne costantemente gli effetti ed eseguire interventi laser ad altissima precisione.

Il paziente durante l'esame dovrà seguire delle semplici indicazioni fornite dal tecnico specializzato nell'utilizzo di questo macchinario.

L'esame dura circa 20 minuti.

La fluorangiografia retinica è un esame invasivo?

L’esame di per sè non è doloroso, né invasivo.
L'iniezione del liquido di contrasto può causare nausea o vomio, per questa ragione si esegue a digiuno.

Dopo l’esame si può avere ipersensibilità alla luce a causa della dilatazione delle pupille, si può ovviare a tale problematica portando degli occhiali da sole da utilizzare all'uscita dallo studio.

Inoltre, la visione sarà offuscata a causa della dilatazione delle pupille, è buona norma venire accompagnati per essere riportati a casa in sicurezza.


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