Fotobiomodulazione nella cura della degenerazione maculare secca

20 Giu 23

La fotobiomodulazione è una nuova terapia in grado di rallentare la progressione della degenerazione maculare secca.

La fotobiomodulazione è una tecnica innovativa utilizzata per la stimolazione cellulare, ed è una terapia che può essere utilizzata nella cura della degenerazione maculare secca.

La degenerazione maculare senile sia nella forma cosiddetta secca che in quella umida è una patologia molto frequente che conduce, se non curata adeguatamente, alla perdita irreversibile della vista.

Se per la forma umida che rappresenta il 10-20% delle maculopatia si può intervenire con l’iniezione intraoculare di farmaci che bloccano la malattia, nella forma secca, la più frequente, non ci sono terapie efficaci. Gli integratori rallentano la progressione della malattia ma comunque la loro efficacia è limitata.

A breve sarà disponibile una terapia specifica con iniezioni intraoculari, ma ancora non si conosce esattamente l’utilità, la frequenza delle punture, i costi.

Che cos'è la fotobiomodulazione

La fotobiomodulazione (PBM) è un nuovo trattamento che comporta l’attivazione dell'energia retinica mediante la stimolazione luminosa dei cosiddetti mitocondri.

La luce è composta da diverse lunghezza d’onda che penetrano in profondità nel tessuto retinico e viene rilasciata in 9 sedute consecutive di 5 minuti ognuna.

Come agisce la fotobiomodulazione nelle cellule?

La fotobiomodulazione agisce attraverso l’assorbimento dei fotoni da parte dei fotorecettori nel tessuto bersaglio. In questo modo, a livello cellulare si verificano aumenti della produzione di energia e dell’apporto di ossigeno, ossido nitrico e calcio che rallentano il processo di invecchiamento, ritardando la morte delle cellule e migliorandone la sopravvivenza.

Questo trattamento ha effetti collaterali?

In linea generale la fotobiomodulazione non presenta particolari controindicazioni: non è necessario sottoporsi ad anestesia, non si prova dolore durante le sedute e non sono segnalati altri effetti collaterali.

Conclusioni

Per tutte queste ragioni la fotobiomodulazione rappresenta una cura potenzialmente di grande interesse per la degenerazione maculare secca legata all'età, sia ai livelli iniziali che in caso di aree di atrofia della retina, in quanto è in grado di rallentare la progressione della malattia.